Dopo la “red flag” arriva anche la “green flag”: scopriamo cosa significa e quando si usa questo termine nel linguaggio quotidiano.
Quando si inizia una nuova relazione bisogna riconoscere i segnali di comportamenti tossici e disfunzionali, ma è altrettanto importante valorizzare gli aspetti positivi del partner. Per riferirsi ad un segnale di pericolo è ormai virale sui social l’espressione anglofona “red flag”, (che abbiamo analizzato qui), ma sta diventando altrettanto popolare anche il suo corrispettivo “green flag“. Scopriamo cosa significa e quando si utilizzata nel linguaggio quotidiano.
- Origine: dall’inglese
- Quando viene usato: per indicare comportamenti rassicuranti del partner
- Lingua: inglese
- Diffusione: globale
“Green flag”: origine e significato dell’espressione
Ormai all’interno di una relazione siamo talmente abituati a cercare le così dette “red flags”, o segnali di pericolo, che spesso ci dimentichiamo di tenere in considerazione i comportamenti positivi. Questi, noti come “green flags“, sono indicatori che suggeriscono che ci si trova all’interno di una relazione sana e stabile, a prescindere dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere dei soggetti coinvolti.
Il termine “green flag” (in italiano “bandiera verde”) deriva dalla metafora del semaforo: se il rosso indica lo stop e il giallo invita alla cautela, il verde significa “vai”. Bisogna sottolineare che non è un singolo gesto estemporaneo a rendere sana la relazione, ma un pattern ripetuto nel tempo che dimostra caratteristiche positive durature come fiducia, rispetto reciproco, comunicazione aperta e risposta coerente alle difficoltà.
I 7 segnali per riconoscere una “green fag”:
Secondo recenti studi di psicologia relazionale ci sono diversi fattori da tenere in considerazione per capire se ci si trova all’interno di una relazione sana. Tra le “green flag” più importanti abbiamo:
- Comunicazione efficace: ascolto attivo, empatia e disponibilità a parlare dei propri stati d’animo e delle proprie emozioni.
- Rispetto dei confini: comprendere e accogliere i bisogni altrui, anche quando divergono dai propri.
- Sicurezza emotiva: sentirsi a proprio agio, autentici e liberi di esprimere sé stessi senza temere giudizi.
- Gratitudine e apprezzamento: mostrare riconoscenza e considerazione per l’altro, nel quotidiano come nei momenti difficili.
- Affinità sessuale: discutere apertamente delle proprie preferenze sessuali e della frequenza desiderata per evitare incomprensioni future.
- Gestione dei Conflitti: saper mantenere la calma durante una discussione, senza ricorrere ad offese o al silenzio forzato.
- Fiducia e fedeltà: la fiducia e la fedeltà reciproca sono indicatori fondamentali. La storia delle relazioni passate di un individuo può fornire spunti preziosi sulla sua propensione a ripetere comportamenti dannosi o, al contrario, sul suo impegno nel costruire legami basati sulla fiducia e la lealtà. Affrontare questo tema nei primi incontri può essere un passo cruciale per costruire basi solide.
