Sembra un errore, invece è geniale: cosa significa anacoluto

Sembra un errore, invece è geniale: cosa significa anacoluto

Un errore grammaticale diventato figura retorica: scopriamo cos’è davvero l’anacoluto e come riconoscerlo.

L’anacoluto è una particolare costruzione sintattica che rompe le regole della grammatica tradizionale. Spesso utilizzato nel linguaggio parlato o nella scrittura narrativa per simulare spontaneità o confusione mentale, l’anacoluto può sembrare un errore, ma in realtà può avere anche una precisa funzione stilistica. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul suo significato e sul suo utilizzo.

  • Origine: dal dal greco antico anakólouthos che significa “non consequenziale”
  • Quando viene usato: come figura retorica per rendere il discorso più realistico o per riflettere lo stato emotivo/confuso di un personaggio
  • Lingua: italiano
  • Diffusione: globale

Cosa significa anacoluto: esempio d’uso

Il termine anacoluto deriva dal greco anakólouthos, che significa “non consequenziale”. Infatti in questa singolare costruzione sintattica la frase inizia con una struttura che poi non viene completata in modo coerente dal punto di vista grammaticale, lasciando all’ascoltatore la sensazione che qualcosa non torni. Un esempio classico di anacoluto è: “Io, se permetti, vado via.

Journaling

In questa frase il soggetto, “Io”, viene immediatamente abbandonato. L’effetto è quello di un cambiamento improvviso nella struttura sintattica, come se il pensiero dell’oratore fosse scivolato su un’altra pista. Spesso l’anacoluto viene usato anche per rappresentare in un testo il linguaggio parlato, perchè le persone non seguono sempre le regole della grammatica quando esprimono un pensiero.

L’anacoluto come figura retorica

Oltre a essere considerato un errore nei testi formali, l’anacoluto può essere utilizzato consapevolmente come figura retorica. Scrittori e poeti lo impiegano per rendere più viva e autentica la voce narrante, soprattutto nei monologhi interiori o nei dialoghi realistici.

In letteratura italiana, autori come Manzoni e Pasolini hanno usato anacoluti per dare voce a personaggi popolari o per evocare una parlata più verosimile. Quindi, sebbene l’anacoluto sembri un errore, può trasformarsi in uno strumento stilistico potente, capace di evocare immediatezza e naturalezza.