Ancora paura in Iran: si fanno per ora solo ipotesi sulle ragioni, sono però in molti a ritenere che la responsabilità vada attribuita a gruppi di estremisti islamici contrari all’attuale leadership guidata dal riformista Rouhani

In una delle piú belle cittá dell’Iran, Isfahan, chiamata anche la “meta del mondo” a circa 400 kilometri da Tehran si sta consumando l’orrore dell’acido sul volto delle donne. Sono stati riportati circa sei casi, ma potrebbero essere anche di piú. Sono in molti a ritenere che si tratti di punizioni legate al fatto che le donne sfigurate non avrebbero indossato il velo in modo corretto. Le donne in Iran, dalla Rivoluzione Islamica del 1979, sono obbligate ad indossare (il velo) l’Hijab in qualunque occasione al di fuori dalle quattro mura domestiche. Alcuni responsabili di questi attacchi sono stati identificati, ma le ipotesi sulle ragioni, così come l’identità politica dei mandanti di questi atti atroci sono al momento contraddittorie.

La cittá dell’Iran di Isfahan é oggi una cittá insicura nella quale vengono prese di mira soprattutto le giovani donne. Da circa due settimane, gruppi di motociclisti andrebbero in giro a gettare acido su le ragazze che non indossano correttamente l’Hijab. La polizia sta indagando per trovare i colpevoli, anche sotto la pressione di molti cittadini della città, che intendno far tornare la calma nella celebre località persiana.

Secondo alcuni rapporti sono state sei le donne in Iran portate al Feyz hospital di Isfahan dopo aver subito un attacco. L’ospedale é specializzato nel trattamento di patologie oculari. Dalle indagini si evidenzia che l’etá media delle donne é di circa trenta anni. Un residente di Isfahan ha dichiarato inoltre a Iran Wire che, circa due settimane fa un gruppo di giovani si erano avvicinati a una ragazza e avevano gettato un secchio di acqua sul suo viso. Non vi era nessun acido nel secchio, ma solo acqua mescolata con agenti chimici che hanno dato la sensazione di bruciore.

Non é affatto da escludere che questi episodi possano essere ideati e organizzati da gruppi autonomi di estremisti islamici, contrari all’attuale leadership guidata da Hassan Rouhani.

Di recente il Parlamento in Iran ha approvato una legge che conferisce maggiori poteri alle pattuglie della “morale”. Queste unitá circolano per le strade con il compito di controllare e garantire il corretto abbigliamento islamico delle donne. Seppure una grande parte della popolazione indossi volontariamente l’Hijab, con senso di appartenenza sia per motivi culturali che religiosi, un’altra parte é fortemente contraria a questa imposizione. La questione del velo in Iran é stato motivo di forti discussioni, anche politiche. Nel 1936 lo Shah di Persia, Mohammad Reza Pahlavi, lo bandí, perché considerato simbolo di arretratezza, mentre divenne obbligatorio nel 1979 con l’Ayatollah Komeyni.

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ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2022 11:40


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