La Drag Queen austriaca Conchita Wurst vince la gara canora dell’Eurovision Song Contest; Emma Marrone arriva solo 21esima.

Come da pronostici la Drag Queen austriaca Conchita Wurst ha trionfato all’edizione annuale dell’Eurovision Song Contest svoltosi in Danimarca: dietro l’esile siluette e la barba curata si cela il cantante Tom Neuwirth che dopo alcuni anni di carriera, nel 2011 ha deciso di travestirsi e creare il personaggio di Conchita Wurst.

Il nome d’arte che si è dato ha un preciso significato: in Germania e in Austria, la parola wurst viene utilizzata in sostituzione dell’espressione “non me ne importa niente” scelta relativa al fatto che di una persona non le importa da dove viene o quale sia il suo aspetto.

Al di là del fatto che oggi tanti artisti per farsi pubblicità e parlare di sè creano personaggi eccentrici o fanno provocazioni, Conchita Wurst può contare su una voce possente e la canzone “Rise like a Phoenix”, esibita durante il festival ha coinvolto ed emozionato il pubblico.

Visibilmente emozionata al momento della premiazione, Conchita è tornata velatamente sulla questione omosessuale lanciando il grido: “We are unstoppable“ (nessuno ci può fermare).

Come rappresentante dell’Italia c’era Emma Marrone, attesissima dai suoi numerosi fan, che si è dovuta accontentare di un deludente ventunesimo posto ben al di sotto dell’obiettivo che era quello di entrare nella top ten.

Pronostici rispettati anche per gli altri due gradini del podio, con la bella ballata olandese al secondo posto e la solita Svezia al terzo. Fanalino di coda, con un solo punto racimolato, la Francia.

Come sempre accade, vincere l’Eurovision Song Contest non è solo questione di musica. Esiste una evidente trama diplomatica tra Paesi confinanti o tradizionalmente amici allo scopo di premiarsi a vicenda. Senza questi incroci politico-musicali, l’Eurofestival non si vince.

Ed è quello che è mancato alla nostra Emma Marrone; basti pensare che San Marino non ha premiato la cantante salentina nemmeno con un punto, tanto da scatenare le ire dei suoi fan sui social network contro la piccola repubblica del Titano. L’unico 12 della serata (il punteggio più alto attribuibile da ogni Paese), Emma lo ha ottenuto da Malta.

Incroci geopolitici decisamente più seri sono stati quelli tra Russia e Ucraina. La coppia di giovanissime cantanti russe è stata fischiata più volte nel corso delle serate della manifestazione, anche se il boicottaggio anti-russo, qui all’Eurofestival, ha anche altre radici.

Si tratta della manifestazione più amata dalla comunità gay e negli ultimi anni, peraltro non senza motivo, la Russia di Putin è diventata il nemico numero uno.

Vedremo se il prossimo anno, nella vicina Austria, riusciremo a rifarci. Ma vincitori o meno, quello che conta è che l’Italia si faccia coinvolgere da un grande evento che entusiasma, comprensibilmente, centinaia di milioni di persone in tutto il continente.

Guarda cosa accadde oggi.

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DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2022 9:59


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