Aumentano le chiamate con prefissi stranieri dopo l’introduzione dei nuovi filtri anti-spoofing: ecco perché.
Negli ultimi mesi, molti utenti italiani hanno notato l’arrivo di chiamate da numeri stranieri con prefissi europei. Se un tempo lo stratagemma principale dei call center illeciti era far apparire i numeri come italiani, oggi la strategia sembra essersi spostata all’estero. Un cambiamento che non è casuale e che arriva in un momento in cui le autorità stanno rafforzando i sistemi di difesa contro lo spoofing, la tecnica con cui i truffatori mascherano la reale origine della chiamata.
Lo spoofing e la corsa dei truffatori ai nuovi stratagemmi
Lo spoofing telefonico è diventato – negli anni – uno degli strumenti preferiti da chi opera nel telemarketing aggressivo o in vere e proprie frodi.
Simulare un numero affidabile aumenta le probabilità che il destinatario risponda e che possa fornire informazioni sensibili, nonché compiere azioni rischiose, reindirizzandolo verso siti malevoli.
L’Agcom, consapevole della gravità del fenomeno, ha introdotto un sistema di filtraggio che riconosce e blocca i numeri falsificati. Milioni di chiamate irregolari sono state intercettate e neutralizzate ancora prima che raggiungessero gli utenti.
Privati della possibilità di imitare numeri italiani, molti call center irregolari hanno iniziato a telefonare dall’estero, mostrando finalmente i loro veri prefissi. Il volume delle chiamate internazionali è, quindi, esploso e, con lo stesso, anche le truffe.
Perché arrivano così tante chiamate dall’estero che hanno odore di truffa
Il meccanismo che blocca i numeri falsificati si basa sulla verifica simultanea di elementi tecnici come l’operatore di origine, l’autenticità del numero e la presenza del roaming internazionale.
Se uno solo di questi aspetti non risulta coerente, la chiamata è interrotta automaticamente. Ciò ha costretto chi opera nell’illegalità ad abbandonare la simulazione e ad utilizzare linee effettivamente registrate fuori dall’Italia, spesso in Paesi dove le normative sono meno severe.
Il rischio resta elevato, perché molte di queste telefonate rientrano nelle tecniche di vishing, con cui si tenta di ottenere dati bancari ed informazioni personali, mediante anche il cosiddetto “richiamo ingannevole”, che punta a far spendere soldi all’utente a tariffe maggiorate.
Gli esperti, dunque, consigliano di stare attenti, evitando, ad esempio di rispondere ai numeri sconosciuti ed utilizzare gli strumenti messi a disposizione dagli operatori e dalle app di sicurezza.
