Renzo Rossellini: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul produttore cinematografico figlio d’arte.
Figlio e fratello d’arte, ma anche e soprattutto grande produttore cinematografico, in grado di iscrivere il suo nome nella storia del cinema, Renzo Rossellini, o volendo Renzo Rossellini jr., per distinguerlo dallo zio, famoso compositore e critico musicale, è un personaggio che vale la pena di scoprire e riscoprire. Ripercorriamo la sua carriera e la sua vita attraverso alcune curiosità.
Renzo Rossellini: la biografia
Renzo Rossellini è nato a Roma il 24 agosto 1941 sotto il segno della Vergine, secondogenito di Roberto Rossellini, uno dei registi italiani più famosi e amati al mondo, e della costumista Marcella De Marchis.
Ha tre fratellastri, Isotta, Isabella e Roberto, nati dalla relazione tra il padre e Ingrid Bergman, oltre a un fratello, Gil, figlio adottivo del padre, scomparso prematuramente.
Renzo Rossellini: la carriera
Dal punto di vista della sua carriera, è stato assistente del padre dal 1959 al 1970, collaborando tra l’altro anche con Michel Boisrond e Ferdinando Baldi.
Una delle prime grandi esperienze della sua carriera è il film collettivo L’amore a vent’anni del 1962, cui collabora tra gli altri anche François Truffaut, una pellicola nominata all’Orso d’oro del Festival di Berlino. Successivamente, come regista, gira alcuni documentari, tra cui La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza nel 1970 e The World Population nel 1974.
Da sempre attento alle tematiche politiche, con uno sguardo interessato soprattutto a quelle della sinistra, fonda nel 1975, insieme all’editore Giulio Savelli e con il sostegno di collettivi femministi e di partiti operai, l’emittente Radio Città Futura, una delle prime e più importanti radio libere italiane.
Dopo aver tentato un ingresso in politica, nella seconda metà degli anni Settanta comincia a essere particolarmente attivo su alcune produzioni televisive. Alla morte del padre nel 1977, ne eredita spiritualmente il lavoro, si occupa della famiglia Rossellini e diventa presidente della Gaumont Italia, che dirigerà fino al 1983.
Durante questo periodo, produce e distribuisce oltre cento film, anche di grande importanza, come Prova d’orchestra di Federico Fellini. Alla sua presidenza va tra l’altro il merito di trasformato vecchie sale cinematografiche in moderne multisala, ben prima che questa fosse una consuetudine.
Chiusa la parentesi con la Gaumont, fonda la Artisti Associati, con la quale si occupa prevalentemente di distribuzione. Partito per gli Stati Uniti, dagli anni Ottanta si dedica all’insegnamento sia negli USA che in Italia e a Cuba. Nel nuovo millennio la sua opera continua soprattutto con la missione di diffondere sui nuovi media il ricordo del padre Roberto.
Non sappiamo comunque quali siano i suoi guadagni attuali e quale sia il suo patrimonio personale.
La vita privata
La vita sentimentale di Rossellini è stata piuttosto movimentata. Ha avuto un primo figlio, Alessandro, dalla relazione con Katherine L. O’Brien. Nel 1966 si è sposato con Patrizia Mannajulo, negli anni Settanta ha cominciato a convivere con Chantal Personè, madre della sua seconda figlia, Rossa.
Si è risposato negli anni Ottanta con Elisabetta Caracciolo, morta in un terribile incidente stradale pochi anni dopo. Trasferitosi a Los Angeles, nel 1989 si è sposato una terza volta con l’avvocata Victoria Kifferstein, madre di Giulia e Raphael Roberto.
7 curiosità su Renzo Rossellini
– Per distinguerlo dallo zio, in famiglia lo chiamavano Renzino.
– Nel 1966 è protagonista all’Avana di una conferenza promossa da Che Guevara per la liberazione dei popoli di Asia, Africa e America latina, in qualità di rappresentante del Fronte di liberazione algerino.
– Nei primi anni Settanta si iscrive ad Avanguardia operaia, un nascente gruppo di sinistra. Nello stesso periodo è anche uno dei creatori, con Cesare Zavattini, Dario Fo e Mario Monicelli, del Comitato nazionale contro il fascismo nel Mediterraneo.
– Nel 1978 venne accusato di aver preannunciato il sequestro di Aldo Moro in radio, poco prima che avvenisse. All’epoca Rossellini si giustificò parlando di semplice ragionamento induttivo, ma in anni più recenti ha confessato di aver avuto una soffiata su un possibile gesto eclatante da parte delle BR da parte di una fonte a lui vicina. Peraltro, qualche anno dopo lo stesso Renzo fu a rischio sequestro da parte delle BR.
– La sua radio venne attaccata da una squadra del gruppo neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari nel gennaio 1979.
– Nel 1981 partì alla volta dell’Afghanistan con alcuni intellettuali francesi e dell’Est Europa per un’operazione di opposizione non armata all’occupazione del paese asiatico da parte dell’Unione Sovietica.
– Sui social network non sembra essere presente con alcun account personale e ufficiale.
