Andiamo a conoscere la storia di Nessy Guerra, una madre che si è ritrovata a dover lottare per tenersi stretta sua figlia.
Nessy Guerra nel 2022 si è trovata bloccata in Egitto, a Hourgada, accusata di adulterio dall’ex marito egiziano. Una vicenda spinosa, aggravata da episodi di violenza e dalla battaglia per la custodia di Aisha, nata dall’unione della donna con il suo ex, e che ha evidenziato disparità tra leggi italiane ed egiziane, ma anche ritardi diplomatici.
Chi è Nessy Guerra: biografia e storia personale
Originaria di Sanremo (Liguria), precisamente da Ceriana, in provincia di Imperia, Vanessa, detta Nessy, Guerra è nata intorno al 1999-2000. Cresciuta tra Sanremo e Ceriana, in una famiglia modesta: i genitori sono ex commercianti che gestivano un’attività a Sanremo, Nessy si è ritrovata a vivere un incubo quando ha conosciuto Tamer Hamouda, un italo-egiziano di circa 10 anni più grande di lei, a Genova nel 2020.
Un incontro che ha drasticamente cambiato la vita di quella giovane allegra e vivace, amante della vita notturna. Ma sembra che abbia anche lavorato come cameriera / barista in locali e discoteche della Riviera Ligure, tra Sanremo e Genova. Proprio in una discoteca a Genova è avvenuto l’incontro con quello che sarebbe diventato il suo carnefice.
La turbolenta storia tra Nessy Guerra e Tamer Mohamed Ibrahim Hamouda: chi è l’italo-egiziano
Nessy conosce Tamer Mohamed Ibrahim Hamouda (italo-egiziano, dirigente di comunità in Italia) a Genova nel 2020, in discoteca. I due hanno iniziato a convivere dopo poco tempo. In seguito, lei si è convertita all’Islam, e così i due si sono sposati in moschea a Genova per poi trasferirsi in Egitto (Hurghada) post-Covid per regolarizzare documenti.
L’uomo le ha suggerito di trasferirsi in Egitto (Hurghada, sulla costa del Mar Rosso) con l’idea di mettere su famiglia e lavorare nel turismo, un settore in cui Tamer aveva già esperienza. Lui, infatti, gestiva affitti di case ed appartamenti per turisti. Un’attività che andava abbastanza bene e che sembrava promettere stabilità economica e Nessy lo aiutava nella gestione degli affitti, accoglieva gli ospiti, puliva gli appartamenti. La coppia viveva in una delle case affittate, e con la nascita di Aisha (2022) sembrava tutto perfetto. Se non fosse che lui, che a Genova si era disintossicato dopo anni di dipendenza, ha ricominciato a fare uso di sostanze stupefacenti – in particolare cocaina e fentanyl – proprio in Egitto, dove l’accesso era più facile ed i controlli meno rigidi.
L’uomo ha sviluppato un comportamento malsano: paranoia, gelosia ossessiva, aggressività, ricominciando anche ad usare violenza nei confronti di Nessy, che nel frattempo aveva partorito la sua bambina. Le percosse erano diventate quotidiane, anche davanti alla figlia neonata. Tamer controllava il telefono di Nessy e la accusava di tradimento senza motivo. In un episodio, l’ha picchiata con un bastone fino a farle perdere i sensi; in un altro, l’ha minacciata con un coltello.
Il calvario di Nessy ha avuto inizio quando ha deciso di lasciare Tamer per le violenze fisiche e psicologiche subite. La giovane donna ha vissuto in un clima di terrore, connotato da gelosia ossessiva, percosse – una volta ha raccontato di aver nascosto le lesioni fingendo un attacco di “cinghiali” – minacce e manipolazioni. In Italia, Tamer era già stato condannato a 3 anni per: violenza sessuale, stalking e lesioni su un’ex compagna precedente. A questa condanna si sono aggiunti ulteriori 2 anni e 11 mesi per reati simili.
Nessy dopo aver scoperto il passato dell’uomo, ha deciso di fuggire di notte con la figlia, cercando aiuto al Consolato italiano. Per vendetta, Tamer ha denunciato Nessy per adulterio e prostituzione, reati gravi in Egitto, punibili con il carcere fino a 2 anni. L’uomo ha diffuso foto/video intimi come “prove” (revenge porn), dei contenuti intimi manipolati: oscurando il suo volto per farla sembrare promiscua. Inoltre ha messo una taglia su di lei e la figlia, per poi tentare il rapimento della bimba.
Il tribunale egiziano, di stampo patriarcale, in primo grado le toglie l’affidamento della bimba (assegnandolo inizialmente alla nonna paterna, poi in appello). Nessy è arrestata per un breve periodo, poi è costretta a vivere nascosta in luoghi protetti, tra cui un bunker, spostandosi spesso, insieme ai genitori ed alla figlia, per fuggire dall’ex che continua a minacciarla, offrendo taglie per trovarle.
Lo stesso tribunale egiziano ha bloccato l’espatrio della figlia fino ai 21 anni. Così dal 2023, Nessy si è ritrovata “bloccata” in Egitto, vivendo nascosta in località protetta dalla Farnesina. La donna ha trovato il sostegno dei propri genitori che alternandosi, l’hanno raggiunta in Egitto, temendo per la vita. L’indagine per adulterio è stata archiviata, mentre la battaglia per l’affidamento è proseguita con rinvii ed appelli (ultima udienza nota gennaio 2025).
Sviluppi giudiziari della vicenda
Il caso ha visto l’intervento della procura di Genova, che ha indagato Tamer per maltrattamenti, tentata sottrazione minore e revenge porn. L’uomo, arrestato più volte, ha scontato 82 giorni in carcere, per poi essere rilasciato, in seguito ha ricevuto un mandato di cattura internazionale per estradizione.
Nel corso del 2024, Nessy insieme alla figlia ed a sua madre hanno vissuto nascoste in una casa rifugio, con la speranza di poter tornare in Italia. Non sono mancati appelli, da parte della donna come quello lanciato da “Chi l’ha visto?”.
Agata Armanetti, l’avvocata di Nessy Guerra, si è rivolta al Governo italiano scrivendo una lettera. La legale cha indirizzato la missiva al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla premier Giorgia Meloni ed ai ministri Antonio Tajani e Eugenia Roccella invocando di fare qualcosa per aiutare Nessy.
Agata Armanetti in Italia in collaborazione con i legali egiziani, si sono attivati per ottenere una risoluzione del caso, ma i tempi egiziani e le tensioni diplomatiche hanno reso tutto più complicato
Curiosità su Nessy Guerra
– Nessy dovrebbe avere un profilo Instagram, ma è privato e poco utilizzato. La sua presenza sui social si è concentrata dopo il 2023 sul lancio di appelli: “Fateci tornare in Italia!”.
– Sul web, gli utenti hanno aperto una petizione per chiedere il suo rimpatrio in Italia con la figlia, chiedendo per lei protezione, libertà ed una vita normale.
– Prima del calvario egiziano, era la “regina della Riviera” , con sorriso contagioso e tatuaggi discreti: rosa, scritte, simboli liguri.
– “Ho sbagliato a fidarmi di lui e mi pento di essere partita per l’Egitto” – ha rivelato la Guerra, sottolineando poi le responsabilità personali dell’ex – “non c’entra nulla la religione, il popolo e la cultura. Qui c’entra solo lui e la sua mente bacata“.
– Durante la sua odissea in Egitto, ha parlato del sogno tornare a Sanremo: “Lavorare in spiaggia, Aisha a scuola, cane in giardino…Basta inferno, voglio NORMALITÀ“.
