Per capire molto della sua personalità basta sentirlo parlare del suo amato calcio, sport in cui è un famoso dirigente. Scopriamo chi è Giuseppe Marotta, detto Beppe!

Giuseppe Marotta è uno dei nomi più influenti del calcio italiano. Dirigente sportivo e grandissimo sostenitore di una visione ‘made in Italy’ nel mondo calcistico, è ritenuto l’uomo che ha saputo restituire parte del bagaglio di orgoglio, prepotenza e caratura agonistica alla Juve e ai suoi tifosi. Imprescindibile mente dietro colpi di successo, cerchiamo di capire di più su di lui…

Chi è Giuseppe Marotta?

Beppe Marotta è nato a Varese, il 25 marzo 1957 (sotto il segno dell’Ariete) e il suo nome è famosissimo nel mondo del calcio. Perché? Senza dubbio per via del suo ruolo di direttore generale e amministratore delegato della Juventus Football Club, che ricopre fino al 25 ottobre 2018. L’annuncio del suo addio ha generato grande stupore tra i tifosi:

La società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome“, ha fatto sapere dopo 8 anni di successi e riconoscimenti con la squadra bianconera. Ultimo tra tanti, il premio di ‘best executive’ come miglior manager dell’anno 2018 conferitogli dal World Football Summit.

Tantissime sfumature per un carattere forte e determinato, di prima impronta poco avvezzo a dare grande mostra di sé.

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta: moglie e vita privata

È legatissimo alle sue origini, e non ne ha mai fatto mistero. Non si sanno tantissime cose della vita privata di Marotta, anche se nel cuore del dirigente sportivo ci sono una splendida moglie e i suoi due figli gemelli.

Giuseppe Marotta, i figli Elena e Giovanni (classe 2010) e la bella Cristina Marotta, la sua dolce metà, vivono a Torino; il gossip si interessa spesso a lui e alla sua famiglia, ma sia lui che Cristina sono molto riservati, complice anche l’assenza di entrambi dai social.

La carriera di Giuseppe Marotta

Il 19 maggio 2010 diventa direttore generale della Juventus e anche amministratore delegato. Una carica che ricopre fino allo scadere del suo mandato (25 ottobre 2018); in seguito, non abbandona la Juve e vi rimane come direttore generale dell’area sport.

Agli inizi, Giuseppe Marotta è stato responsabile del settore giovanile del Varese e direttore generale del Monza (a soli 19 anni è diventato dirigente del Varese Calcio e a 25 presidente). Nove anni alla Sampdoria, dal 2001 al 2010. Poi Monza, Atalanta e i bianconeri.

La sua scalata ai vertici della dirigenza calcistica è avvenuta per gradi, con un primissimo ruolo come ‘magazziniere’, aiutante nel club del Varese. Poi il grande e sfavillante capitolo Juve, con la sua impronta a definire il luminoso percorso della Vecchia Signora.

Lo stipendio di Giuseppe Marotta: quanto guadagna?

Giuseppe Marotta, nel 2017, è stato inserito tra i 50 dirigenti più pagati delle società quotate a Piazza Affari. Secondo MilanoFinanza sarebbe in 25esima posizione: l’ad bianconero avrebbe ricevuto uno stipendio di 2,6 milioni di euro.

La somma astronomica sarebbe così composta: 1,5 milioni di euro come compenso fisso, 500mila euro come compenso variabile (vincolato al raggiungimento di obiettivi assegnati) e 100mila euro come premio per la vittoria del Campionato di Serie A 2016-2017.

Giuseppe Marotta in 4 curiosità

– Tra le amicizie di spicco, Bruno Arena dei Fichi d’India e Bobo Maroni.

– Aveva 8 anni quando ha mosso i suoi passi dietro le quinte dei campi di calcio, e sognava di fare il giornalista, il calciatore, il dirigente. Il resto è la cronaca di un inarrestabile successo.

– Ha frequentato il liceo classico e quegli anni sono per lui indimenticabili e ricchi di significato. In seguito si iscrive all’Università, ma il calcio assorbe tutto il suo tempo e Marotta è costretto a interrompere il suo percorso di studi: “Ho ancora il rammarico di non aver potuto concludere il percorso accademico che avevo iniziato. Ma nello sport succede spesso, quasi sempre: se ti vuoi dedicare con la massima professionalità al tuo incarico, devi scordarti il resto. Un peccato”, confessa a RMFOnline.

– Da ragazzo veniva soprannominato Kissinger (come il segretario di Stato del presidente Nixon) per via delle sua grandi doti da mediatore.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 2 Ottobre 2018 11:27


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