Era il febbraio del 1914 quando apparve per la prima volta in un breve filmato Charlot, il personaggio ideato e interpretato da Chaplin che diventerà un’icona del cinema.

Un vagabondo, un piccolo uomo dai gesti raffinati e di grande nobiltà d’animo, dai piccoli baffetti,  vestito con una piccola giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio. Così si presenta al mondo il celebre personaggio ideato e interpretato da quel genio del cinema che fu Charlie Chaplin esattamente un secolo fa.

Un grande sentimento emotivo e una disincantata malinconia furono i tratti distintivi di Charlot, metafora della persona umile che si muove all’interno di una società moderna e sempre più spietata che schiaccia con il suo progresso economico e industriale le classi sociali più indifese.

Egli è destinato ad essere un reietto della società, ad essere il più bersagliato dalla sfortuna e dalla cattiveria della gente più potente di lui. Sebbene nelle sue prime comiche il personaggio non facesse notare tali aspetti, dal 1917 in poi la maggior parte delle comiche interpretate da Charlie Chaplin avranno come sfondo questa triste e scura realtà. La sofferenza e la fame saranno le uniche amiche del povero vagabondo che cerca fortuna per le strade deserte e misere della città, sempre bersagliato dalla sorte ostile.

L’unico elemento a cui spesso Charlot si aggrappa con le proprie forze è l’amore per qualche animale o per una bella ragazza, in gran parte dei casi anche lei sfortunata e miserabile.
Proprio da questo oggetto del desiderio, Charlot tirerà fuori il meglio di sé, apparendo gentile e cortese e dai portamenti nobili e soprattutto si batterà contro il suo rivale, più potente robusto e forte di lui, riuscendo sempre a vincere con l’astuzia. I film in cui Chaplin raggiunge l’apice mettendo in mostra queste tematiche sono: “Vita da cani”, “L’emigrante”, “Il monello” e “La febbre dell’oro”.

Dopo questi film si delinea il Charlot satirico. Infatti Chaplin riteneva che per sottolineare gli aspetti negativi della società non bastasse solo lo stereotipo dell’uomo fallito e sfortunato, ma anche e soprattutto la satira di un personaggio buffo, che suscitasse l’ilarità del pubblico, facendo capire nettamente il messaggio sociale lanciato. Due famosi film in cui Charlie Chaplin mostra al massimo queste caratteristiche sono: “Il vagabondo” e “Tempi moderni“.

Charlot chiude la sua grande parabola artistica nella satira per eccellenza de “il Grande Dittatore” dove Chaplin interpreta due personaggi: il Dittatore Hynkel e il mite barbiere ebreo.  Unico film in cui il personaggio si esprime con le parole, culmina con il celebre discorso all’umanità.

Buon compleanno Charlot!

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2022 10:22


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