Il vulcanico Karl Lagerfeld s’inventa una trovata per ravvivare la sfilata d’Alta Moda di Chanel a Parigi: in passerella una modella incinta di 7 mesi.

Un colpo di genio o un semplice modo per far notizia? La sfilata parigina di Chanel sarà ricordata soprattutto per la modella con pancione di 7 mesi in passerella, mano nella mano con Karl Lagerfeld. Neanche fosse un papà che accompagna la figlia incinta all’altare, il designer tedesco sembra compiaciuto nel notare le facce stupite dei presenti. L’obiettivo numero uno, far parlare di sé, è raggiunto.

Ma in che modo? La collezione Alta Moda di Chanel non sembra, per la verità, la meglio riuscita degli ultimi anni. Il motivo dominante è l’ampio ricorso a stilemi degli anni 80, come i tratti barocchi o la capigliatura punk delle modelle, ma sono temi che il vulcanico stilista tedesco non sempre riesce a sviluppare, anzi a rielaborare, con la dovuta originalità.

Il troppo, si sa, finisce con lo stufare e gli abiti Chanel, in effetti, esagerano. Troppo importanti, troppo preziosi, troppo pomposi. Troppo e basta. Certo, belli sono belli, inutile star qui a discutere. Ma l’impressione è che le damascature in oro, i tessuti imperiali come il broccato, il tweed, la seta preziosa, conferiscano un aspetto eccessivamente imponente a dei vestiti che dovrebbero – almeno sulla carta – poter essere indossati in qualsiasi occasione. Certo, non per far la spesa dal macellaio, ma neanche come se ci si debba recare per forza a ricevimento dai principi di Galles.

Si ha sempre la sensazione del già visto, del già ammirato, del già applaudito negli abiti presentati al Grand Palais. Forse la forza di Chanel, in questo momento, è nell’essere Chanel e basta. Poco altro. Bisognerà rinnovarsi per reggere il passo con gli altri brand in continuo mutamento, altrimenti sarà dura.

Ecco, dunque, che l’invenzione della modella incinta trova probabilmente una spiegazione. Avvolta nel suo abito bianco come una sposa, impreziosita da ricami di rara bellezza, la fanciulla di Chanel sembra voler rappresentare metaforicamente la nascita di qualcosa di nuovo, che invece gli abiti di Karl Lagerfeld non propongono.

Probabilmente il primo a saperlo è proprio lo stilista. E allora viva la nuova creatura, con la speranza che porti presto con sé nuove idee e nuovi modi di stupire.

Guarda cosa accadde oggi.

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DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2022 11:19


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