Cala il desiderio sessuale delle donne: a segnalare il fenomeno è una ricerca americana che attribuisce il minore desiderio alle sostanze chimiche della plastica.

E’ il pvc, una sostanza nota anche come polivinilcloruro, che è una delle materie plastiche maggiormente utilizzate e diffuse nel mondo il responsabile del crollo della libido femminile. Ad affermarlo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Rochester School of Medicine (Usa), presentato in occasione della conferenza annuale a Honolulu dell’American Society for Reproductive Medicine che punta il dito contro la plastica.

Secondo quanto emerso dalla ricerca americana, è stato rilevato infatti che la plastica presente in infinità di oggetti come la tenda in Pvc della doccia, il cruscotto dell’auto e i contenitori di prodotti alimentari, interferiscono con gli ormoni naturali.

Come confermano i dati presentati dagli studiosi americani alla conferenza dell’American society for Reproductive medicine di stanza a Honolulu, lo studio ha consentito di notare che minuscole particelle di questi additivi, possono penetrare all’interno dell’organismo, provocando disturbi a livello respiratorio, alimentare e anche ormonale.

Dichiarati come molto pericolosi dall’Organizzazione mondiale della sanità, gli ftalati hanno una particolare incidenza sul desiderio sessuale delle donne. L’esame delle urine è stato rivelativo. Basti pensare che nelle 360 donne incinte comprese tra i 20 e i 30 anni prese in esame dal team di Rochester, quelle che presentavano all’interno del corpo il maggior numero di ftalati, erano caratterizzate da una probabilità più che doppia di non sentire alcuna attrazione per l’atto sessuale.

In base a questi risultati, i ricercatori ipotizzano dunque che questi additivi presenti nella plastica svolgano un ruolo influente sulla produzione di ormoni sessuali come gli estrogeni e il testosterone, che determinano le pulsioni erotiche delle donne.

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ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2014 9:47


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