La collezione autunno-inverno di Liu Jo punta su atmosfere cupe squarciate da improvvisi slanci di colore e su una nuova testimonial: Dree Hemingway.

Cambio di testimonial e di strategia per Liu Jo. Dal volto facilmente riconoscibile di Kate Moss, una delle top model più conosciute, ammirate, discusse e chiacchierate del circus internazionale, l’azienda italiana passa alla freschezza misteriosa di Dree Hemingway, la giovane modella nipote dell’arcinoto scrittore Ernest Hemingway. Un bel passo, un cambiamento sorprendente. O forse no.

Da pochi mesi Kate Moss era l’icona di Liu Jo, a cui aveva prestato volto, corpo e forme nelle ultimissime campagne pubblicitarie. Ora non più. L’avvicendamento è stato ufficializzato in occasione della presentazione della nuova collezione autunno-inverno 2014-15 e sicuramente non si è trattato di un caso. La sorpresa, l’incredulità del  cambio della guardia, del resto, ben si sposa con l’alone di mistero che avvolgeva l’intera collezione, svelata finalmente dopo settimane di rumours e voci che avevano contribuito a far crescere spasmodicamente l’attesa.

Collezione misteriosa ed enigmatica, si diceva, in perfetta  consonanza con il mood della nuova linea, che si propone di portare un tocco fascinoso intorno alla donna Liu Jo. L’ultima collezione gioca infatti soprattutto con le tonalità scure, esaltate dallo stile minimal dei vari elementi e dalle rifiniture sartoriali presenti in essi.

A spezzare questa atmosfera complessivamente cupa e ricca di venature oniriche si inseriscono sapientemente stampe colorate dal notevole impatto, tra cui spicca quella con texture esotica che fa capolino su alcune maglie. Particolare curiosità suscitano anche i frequenti motivi gessati, come quelli che appaiono su blazer, pantaloni, gonne e giacche dell’intera linea. Scelte coraggiose, originali, sicuramente in controtendenza rispetto ai trend del momento. Liu Jo, d’altro canto, non si è mai uniformata alla moda dominante, ma ha sempre seguito la sua strada. Con successo.

A completare la collezione, infine, non manca una lunga serie maglioni lunghi dalle linee morbide e un gran numero di jeans, storicamente tra i pezzi forti della produzione Liu Jo, uno dei pochi punti di continuità rispetto al passato. Quest’anno l’azienda con sede a Carpi, in provincia di Modena,  ha  davvero stupito tutti. Prima con il cambio della testimonial, poi con una decisa e coraggiosa scelta di stile. Ad Ernest Hemingway una mossa del genere sarebbe piaciuta.

Guarda cosa accadde oggi.

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ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2022 9:35


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