Si può essere dei grandi artisti usando materiale di riciclo. Lo dimostra Jane Perkins autrice di opere d’arte molto apprezzate in Inghilterra.
Bottoni, pezzi di plastica, tappi, monete, vecchi gioielli, gioccatoli, sono alcuni dei materiali che Jane Perkins utilizza per creare le proprie opere. Dopo aver lavorato come infermiera per 17 anni a Londra e altri dieci anni passati come madre a tempo pieno, l’artista ha approfondito quello che per lei era un hobby e si è diplomata in Testiles nel 2006.
I suoi lavori sono rappresentazioni di opere d’arte classiche, icone e personaggi famosi, utilizzando una tecnica che ricorda in parte l’impressionismo e il puntinismo, in cui il colore di ogni singolo oggetto utilizzato corrisponde esattamente alla tinta originale.
Uno dei primi esempi di questo tipo di opere è “The Queen: Made in China” realizzata nel 2008 dopo la quale ha continuato a fare ritratti di icone del periodo. Nel 2009 la Perkins ha partecipato a due Open Art Exhibitions in Inghilterra, esponendo i ritratti di Mandela e della Regina, vincitori entrambi del premio People’s Vote.
Per aprezzare questi quadri bisogna considerarli su due livelli: da lontano per vedere il ritratto e da vicino per identificare i materiali utilizzati. Nessun colore viene aggiunto, sono gli oggetti stessi che formano la componente cromatica dell’opera.
Così l’artista racconta la sua esperienza: