I due compagni di viaggio Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni erano detenuti in India da febbraio 2010 con l’accusa di aver ucciso il loro amico, Francesco Montis. La mamma di Elisabetta:  E’ come rinascere”

Dopo 5 anni, Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni possono lasciare l’India e tornare in Italia. Tomaso ed Elisabetta dovevano scontare una condanna all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso il loro amico Francesco Montis.

5 anni da incubo quelli che hanno vissuto Tomaso ed Elisabetta: celle che contenevano fino a 140 persone e infestate dai topi, senza acqua potabile e senza alcuni contatto con l’esterno se non tramite lettere.
La Corte suprema dell’Uttar Pradesh ha annullato la condanna, ordinando l’immediata liberazione di Elisabetta e Tomaso.

Dice il direttore del carcere, Ashish Tiwari:

“Quando li ho convocati nel mio ufficio per dire loro che sarebbero stati scarcerati pensavano scherzassi. Poi, sono stati sopraffatti dalla gioia”.

Presente in aula anche l’ambasciatore italiano, Daniele Mancini:

“Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto”.

L’ambasciata italiana ha subito avviato le procedure per disporre l’immediato rilascio: si pensa che Elisabetta e Tomaso possano rientrare già nel week end.

Marina Maurizio, ma mamma di Tomaso Bruno, tra le lacrime ha commentato:

“E’ una grande gioia ed il riconoscimento che alla fine il sistema giudiziario indiano ha dimostrato di funzionare. È una bellissima notizia tenendo anche conto del fatto che, conoscendo l’India, uno non può mai farsi illusioni”.

Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, gioisce per la decisione della Corte di rilasciare Elisabetta e Tomaso: “Soddisfazione per decisione Corte Suprema indiana di annullare condanna ergastolo Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni”.

Una manifestazione di affetto verso le famiglie dei due compagni di viaggio è arrivata anche da Paola Moschetti Latorre, moglie di Massimiliano Latorre: “Ciao Marina, ho appena saputo, sono felice per te e per voi. Un abbraccio e goditi la gioia per cui hai tanto lottato”.

La vicenda risale al Capodanno del 2010. I tre ragazzi partono per un viaggio in India.

Il 4 febbraio, dopo una serata a base di hashish ed eroina, il ragazzo si è sentito male: Tomaso chiama i soccorsi maFrancesco muore poco dopo.

Secondo l’esame autoptico, effettuato da un medico esperto in oculistica, il giovane sarebbe morto per asfissia e sul corpo sarebbero state segni compatibili con una violenta lite.

Da quel momento, Elisabetta e Tomaso vennero incarcerati: gli inquirenti erano convinti che alla base ci fosse un omicidio passionale.

Elisabetta e Tomaso avrebbero ucciso Francesco per poter iniziare una relazione sentimentale, dato che la donna e la vittima, all’epoca, stavano insieme. Per i due viene chiesta la pena di morte, ma il 23 luglio 2011 la corte indiana li ha condannati all’ergastolo. Entro domenica torneranno finalmente a casa.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2022 10:32


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