Al Tg1, Amanda Bonini ha dichiarato che la sera della morte di Pino Daniele, è stata rassicurata dal cardiologo Achille Gaspardone circa le condizioni del compagno ma il cardiologo nega categoricamente

La compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini ha rilasciato un’intervista al Tg1 raccontando ciò che è accaduto nel giorno della morte di Pino Daniele:

“Aveva dei fastidi, sentiva dei dolori dietro alle spalle, ma mi diceva di stare tranquilla. Evidentemente riteneva che non fosse una situazione grave”.

Amanda Bonini continua il suo racconto affermando:

“La sera del 4 gennaio eravamo pronti a metterci a tavola, ma al momento di alzarsi dal divano ha iniziato ad avvertire un problema. Ho visto che iniziava a sudare freddo. Quindi chiamo Achille Gaspardone, comunicandogli che forse la pressione stava scendendo.”

Amanda Bonini decide di portarlo in ospedale, decisione fatale poiché Pino Daniele è morto poco prima dell’arrivo.

Arrivata al Sant’Eugenio, Amanda si è messa ad urlare ma, a quanto dice la donna, nessuno sarebbe stato pronto a soccorrerli. Solo un’infermiera sarebbe uscita, dopo aver sentito le sue urla.

Sentendosi implicitamente accusato di aver sottovalutato i problemi di Pino Daniele, Achille Gaspardone ha replicato tramite un comunicato stampa:

“Da molti anni avevo in cura il Sig. Daniele dal punto di vista cardiologico facendo ripetuti interventi a causa della sua grave patologia coronarica; visitavo periodicamente il Sig. Daniele e frequentemente avevo contatti telefonici con lui ed i familiari in occasione di chiarimenti terapeutici o di variazioni sintomatologiche. Il 31 dicembre 2014, mi trovavo in vacanza nel Trentino e sono stato contattato dal Sig. Daniele che mi riferiva la volontà di sottoporsi a visita di controllo. Si concordava comunque di effettuare una visita di controllo per il pomeriggio del 5 gennaio 2015. Peraltro, mi sentivo tranquillizzato dal vedere la sera stessa il Sig. Daniele esibirsi nel concerto di fine anno a Courmayeur trasmesso in televisione”.

È arrivata la sera del 4 gennaio quando il cardiologo è stato contattato da Amanda Bonini:

“Le ho consigliato di controllare la pressione arteriosa sistemica e di distendere il Sig. Daniele, malgrado la pressione fosse nei limiti della normalità e raccomandando di tenermi aggiornato sulle condizioni cliniche. Poco dopo venivo ricontattato dalla Sig.ra Bonini e sentendola preoccupata le consigliavo di chiamare l’ambulanza cosa che è stata fatta. Successivamente venivo ricontatto dalla Sig.ra Bonini che mi comunicava che il Sig. Daniele aveva preso la ferma decisione di recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale S. Eugenio. A quel punto ho avvertito immediatamente il medico di guardia della terapia intensiva cardiologica dell’ospedale S. Eugenio, Dott. Massimo Salsano, dandogli la disposizione di andare immediatamente al pronto soccorso in attesa dell’arrivo del Sig. Daniele, cosa che è stata fatta e facilmente riscontrabile”.

Secondo la sua versione, il Dott Massimo Salsano era pronto ad accogliere l’arrivo di Pino Daniele. Il cardiologo conclude affermando:

“Le dichiarazioni rilasciate dalla Sig.ra Bonini non corrispondono nella maniera più assoluta alla realtà dei fatti, in quanto se le condizioni del Sig. Daniele fossero state così allarmanti da giorni non avrebbe potuto esibirsi nel concerto di capodanno, andare alle Terme di Saturnia in vacanza, né pranzare al ristorante il giorno stesso del decesso; non corrisponde nemmeno alla realtà la sua dichiarazione che presso il pronto soccorso del San Eugenio non ci fosse nessuno ad accogliere il suo arrivo in quanto io stesso ho provveduto ad allertare l’equipe cardiologica che effettivamente e prontamente si faceva trovare al pronto soccorso”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2015 13:10


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