Aggredito con l’acido a Milano: Martina Levato scagiona l’amante e dice “Lui non c’entra”

Martina Levato, responsabile per aver lanciato dell’acido muriatico contro un ex fidanzatino del liceo, è tranquilla e continua a scagionare Alexander Boettcher: “Non c’entra nulla, sono stata soltanto io”. La vittima (uno studente di 22 anni) sarà operato agli occhi.

Martina Levato, la studentessa bocconiana di 23 anni arrestata per aver lanciato dell’acido muriatico contro un ex fidanzatino del liceo, invece che essere in preda al rimorso per il suo folle gesto, è determinata nel voler scagionare il broker di 30 anni, Alexander Boettcher.

Sarebbe questa la dimostrazione del rapporto tra i due fidanzati che gli investigatori hanno definito: “Malato, ossessivo e totalitario”.

Martina Levato intanto continua a ripetere dal carcere: “Sono stata soltanto io, Alexander non c’entra nulla”.

In tutto questo il povero studente di 22 anni, rischia di perdere un occhio: Martina Levato aveva tentato di spiegarlo già davanti al giudice delle direttissime Lorella Trovato, quando aveva confessato di aver tirato l’acido contro l’ex fidanzato due giorni fa in via Giulio Carcano a Milano.

Nello stesso momento Martina Levato aveva sostenuto che Boettcher quel pomeriggio stesse passando là per caso mentre faceva jogging.

“Alexander non c’entra, sono stata soltanto io e l’ho fatto perchè lui mi infastidiva, non è mai stato il mio ragazzo al liceo, ma mi faceva avances di continuo sulle chat”.

Il suo difensore, l’avvocato Paola Bonelli, è andato ad incontrarla e ha raccontato:

“Ha passato la notte tranquilla, era serena, solo un pò amareggiata per le notizie uscite su di lei”.

Sarebbe stato il broker, infatti, a tentare di aggredire il 22enne con un martello, dopo che la giovane aveva lanciato l’acido e prima di essere bloccato a terra dal ragazzo e dal padre che era andato con lui a quell’appuntamento ‘trappola’.

Il processo a carico della ‘coppia diabolica’ che avrebbe cercato di coinvolgere in un “triangolo morboso” il giovane riprenderà il prossimo 8 gennaio, anche se il pm Marcello Musso potrebbe presto modificare l’accusa che potrebbe passare da lesioni gravi a lesioni gravissime.