E’ la 35enne Alba Rohrwacher a portarsi a casa la Coppa Volpi femminile alla 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Dopo il trionfo di Elena Cotta dello scorso anno un’altra italiana si è quindi portata a casa il prestigioso riconoscimento: l’attrice Alba Rohrwacher. Il premio era stato vinto nel corso dei decenni passati anche da Giovanna Mezzogiorno nel 2005, Sandra Ceccarelli nel 2001, Valeria Golino nel 1986, Laura Betti nel 1968, Sophia Loren nel 1958 e Anna Magnani nel 1947. La prima attrice a iscrivere il proprio nome nell’albo, nel lontano 1934, la divina Katharine Hepburn per Piccole Donne.

Alba Rohrwacher nel film Hungry Hearts è una mamma ‘disturbata’ in diretta magistralmente da Saverio Costanzo. 10 anni fa Alba Rohrwacher ha debuttato sul grande schermo grazie a L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, per poi diventare in poco tempo il volto più ambito, premiato e acclamato tra i ‘giovani’ del cinema tricolore. Due i David di Donatello vinti nel 2008 e nel 2009, grazie a Giorni e Nuvole e a Il papà di Giovanna. Nel 2011, dopo 4 nomination andate a vuoto, il Nastro d’Argento con La solitudine dei numeri primi, per poi essersi intascata anche un Globo d’Oro e 3 Ciak d’Oro.

Nata a Firenze da padre tedesco nativo di Amburgo (apicoltore) e madre italiana di Castel Giorgio, Alba Rohrwachersi è formata iniziando dal teatro, con i corsi dell’Accademia dei Piccoli di Firenze. Nel 2003 si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia, successivamente lavora in spettacoli teatrali, tra cui in Noccioline-Peanuts di Fausto Paravidino per la regia di Valerio Binasco e partecipa a un videoclip dei Tiromancino.

Sua sorella è la regista Alice Rohrwacher, vincitrice del Nastro d’argento 2011 al miglior regista esordiente con Corpo celeste e vincitrice del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con il film Le Meraviglie.

Emanuela Bertolone.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2022 9:28


Dichiarazione in grande stile per George Clooney verso la sua Amal

Al via in Emilia-Romagna la fecondazione eterologa gratuita nelle strutture sanitarie pubbliche