Tra le cause dello stress lavoro correlato ci sono loro: i colleghi invidiosi. Non dategli il potere che vogliono.

Vivere un ufficio in grande prevalenza maschile stressa le donne fino a provocare delle modificazioni ormonali. A dirlo è una ricerca scientifica condotta presso l’Indiana University (USA). Misurando le fluttuazioni del cortisolo (uno dei principali ormoni legati allo stress) in donne impegnate in contesti lavorativi costituiti per l’85% da uomini,  gli esperti hanno concluso che le variazioni nelle concentrazioni dell’ormone erano alterate. Non è sempre così, ovviamente, ma secondo la scienza, lavorare con gli uomini stressa. Stressa perché c’è ancora maschilismo e perché c’è sempre un’alta percentuale di colleghi invidiosi. A confermare, non tanto l’invidia, quanto le complicazioni di vita derivanti dal malsano rapporto con i colleghi, arriva l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha). Il dato è interessante: sei persone su dieci affermano che sono queste difficili relazioni oltre alla precarietà lavorativa, le cause principali dello stress lavoro correlato.

Arriviamo al sodo: come ci si libera dai colleghi invidiosi? Ecco i consigli.

1. Applica un filtro. Fai una rigida selezione delle persone con le quali lavori per scegliere pochi colleghi con i quali aprirti e dare in generale confidenza. Molto spesso, i colleghi in mala fede, usano le tue debolezze per farti fuori. 2. Parola d’ordine, riservatezza! Meglio non mettersi in mano di tutti. Anche perché se una tua confidenza trapela, avrai poche persone da incolpare. Di solito è l’invidia a far muovere i malintenzionati nei corridoi. Prenderanno spunto da qualunque dettaglio della tua vita, anche la morte del tuo cane, per tentare di minimizzarti. 3. Sii gentile. Una reazione aggressiva o permalosa non fa che alimentare i dispetti. I colleghi invidiosi (o invidiose) traggono vantaggio da questa piccola importanza che gli dai per proseguire a darti fastidio. 4. Sii autocritica. L’invidioso, di solito, odia la tua “perfezione”. Gioca a sminuirti. Non sortisce sempre un buon effetto, soprattutto sugli invidiosi cronici (che spesso ti odiano ancora di più, quando sei umile) ma tentar non nuoce. E’ anche un modo per calcolare il grado dell’invidia. Quelli che lo sono moderatamente, smettono di essere competitivi. Quelli che lo sono patologicamente continueranno senza sosta. Ma almeno tu ci hai provato. 5. Prova a dargli importanza. Spesso il collega invidioso sta solo richiamando la tua attenzione. Allora dagliela, mostrando interesse per ciò che lei/lui fa, e dandogli l’importanza professionale che desidera. O magari chiedendo un consiglio. Potrebbe non vederti più come una minaccia. 6. Sii superiore. Se c’è gelosia, vuol dire che hai qualcosa che desidera. Magari il tuo talento, o la tua bellezza. Prova a capire che cosa gli manca e tenta di compensarlo con un complimento. 7. Cerca di non lavorare con gli invidiosi. Ove possibile, tieni a distanza i colleghi invidiosi. L’energia è talmente negativa in questi casi che ti centra in pieno e ti troverai a lavorare stando sulla difensiva. 8. Pazienza! Non perdere la calma. Se proprio stai per andare in escandescenza, ricorda che questo è il loro gioco. Piuttosto iscriviti in palestra, ma se devi reagire sii decisa, non isterica. 9. Attenta ai gossip Se ti trovi con una persona qualunque, davanti alla macchinetta del caffè, nel pieno di una malignità su un collega o capo ufficio, vai via e non riferirlo a nessuno. 10. Fiducia in te stessa Non farti avvilire dagli atteggiamenti invidiosi dei tuoi colleghi. Chi vuole metterti in cattiva luce lo fa perché pensa di non avere altre chance. Indifferenza è la parola chiave di fronte a chi non cambierà mai. E, in fondo, vorrebbe essere come te. Quindi, non abbandonarti a istinti da crocerossina, né a vendette trasversali. Perdi energie inutilmente. Sarebbe un paradosso che fossi tu la debole. Come inferiori si comportano loro, i colleghi invidiosi!

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 25 Luglio 2022 11:05


Mesoterapia per gambe più leggere e belle

La gratitudine ci aiuta a vivere bene. Lo dimostra la scienza