Forse Ylenia Carrisi è stata uccisa da un camionista, è stato prelevato il Dna ad Al Bano e ai figli

Non è detta l’ultima parola sul mistero della scomparsa di Ylenia Carrisi, avvenuta ormai 22 anni fa, in America; secondo quanto riporta Il Giorno, la ricostruzione del viso di una donna uccisa nel 1994 dal camionista Keith Hunter Jesperson, sarebbe incredibilmente simile ai lineamenti di Ylenia Carrisi e per questo motivo sarebbero stati prelevati campioni del DNA di Al Bano e dei figli, riaprendo così le indagine chiuse circa un anno fa dalla procura di Brindisi che aveva dichiarato la presunta morte di Ylenia. Il camionista confessò 19 anni fa di avere ucciso una certa Suzanne, nome con cui spesso si faceva chiamare la figlia di Al Bano e Romina, che chiedeva un passaggio per la California. Il corpo della ragazza rinvenuto nel 1994 potrebbe essere proprio di Ylenia Carrisi: il DNA dei famigliari è in esame al Ris di Roma che sta svolgendo indagini parallele con l’interpol per trovare una volta per tutte la soluzione a questo enigma e dar pace ai cuori dei parenti di Ylenia.

La tragica scomparsa

Ylenia Carrisi scomparve 22 anni fa, dopo un ultima telefonata con i genitori il 1 gennaio 1994, mentre era a New Orleans.

Negli anni si sono svolte ininterrottamente le indagini e sono state diverse le ipotesi sul suo triste destino, oltre a quello, più probabile, della morte, c’è chi ha ipotizzato che fosse stata coinvolta in un traffico di donne, oppure che fosse viva nascosta in un convento, mentre l’Interpol pensa che sia morta nel Mississippi.

Ora, le nuove notizie, darebbero una nuova svolta alla storia e alle indagine e chissà che non si possa davvero arrivare a una conclusione, seppur dolorosa, di questa vicenda.

Proprio pochi giorni fa a L’Arena, Al Bano, ha parlato di Ylenia, ma per pochi minuti, prima di crollare nello sconforto.

L’ultima telefonata di mia figlia la ricordo bene. Ricordo che vidi cinque gatti neri di fronte casa mia, non li avevo mai visti. Avevo un piccolo presepe, prese fuoco.

Furono piccoli segnali negativi.

Lei a telefono mi disse: ‘Dai non voglio parlare con questo coso di plastica, ci vediamo da vicino.’ E poi basta. Ma ti prego, fermiamoci, parliamo altri cinque minuti poi basta perché non ce la faccio.

Al Bano e Romina
Al Bano e Romina

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 17 Novembre 2015 15:40


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