Tatuaggio, piercing e trucco permanente: in gravidanza è meglio evitarli

Una gravidanza, per alcuni, potrebbe essere il pretesto per fare un tatuaggio per celebrare sulla propria pelle un momento importante della vita, come , appunto può essere l’arrivo di un bambino.

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Ma la domanda è: fare un tatuaggio o un piercing in gravidanza è pericoloso? La risposta è sì, come anche il trucco permanente. In generale ogni pratica estetica che possa essere invasiva per l’organismo sarebbe da evitare. Lo dice, più che altro, il buon senso.

Anche se il tatuatore utilizza strumenti sterili disinfettati e monouso, è impossibile dire con certezza che non potrà esserci un’infiammazione o una reazione allergica, soprattutto quando l’organismo è già “alterato” dalla gravidanza.

Teoricamente, il professionista in questione, prima di svolgere su una cliente un tatuaggio o inserire un piercing dovrebbe avere un certificato del ginecologo che dia il permesso alla pratica. Questa permesso, un buon ginecologo, non lo darà mai.

Anche durante l’allattamento è bene evitare di fare un tatuaggio, un piercing o il trucco permanente, perchè, come detto precedentemente, sono pratiche invasive, corpi esterni che entrano in contatto con l’organismo e potrebbero portare infiammazioni, che andrebbero curate con farmaci sconsigliati per gravidanza e allattamento.

Anche la rimozione di un tatuaggio andrebbe posticipato a fine allattamento perchè anche il laser potrebbe provocare qualche danno all’organismo che è bene non sottoporre al bambino.

Niente paura invece per le mamme che già avevano piercing o tatuaggi prima della gravidanza: quelli sono concessi e per nulla dannosi per la salute della futura mamma e del bambino.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 22 Giugno 2022 12:29


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