Alla base di un matrimonio duraturo c’è la felicità della moglie, non necessariamente quella del marito: lo dicono i ricercatori della Rutgers University

Alla base della serenità di un matrimonio  non è  necessario che siano felici e soddisfatti entrambi  i coniugi: basta che lo sia la moglie. A sostenerlo, lo studio condotto dalla Rutgers University del New Jersey e pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Marriage and Family. I ricercatori hanno  analizzato 394 coppie di anziani, sposati da svariati anni: i risultati sono  stati sorprendenti. Dalle ricerche, infatti,  è  emerso che la  stabilità dei rapporti esaminati è direttamente proporzionale alla felicità  della donna. Quando la  moglie è soddisfatta, lo è anche il marito. Se il  marito è felice e appagato, invece, non sempre è sufficiente affinché lo sia anche la  sua signora.

E  perché? I  mariti, secondo  i  ricercatori della  Rutgers University,  sarebbero  da considerare alla  stregua di “spugne”, dei semplici ricettori che assorbono di continuo gli input provenienti dalle loro  mogli. Umori, stati d’animo, reazioni delle proprie compagne di vita influenzerebbero  notevolmente gli uomini determinandone a loro  volta scelte e comportamenti. Gli attriti, le frizioni,  le  situazioni  di tensione che si verificano durante un matrimonio – sempre in base allo  studio – sarebbero generati nella stragrande maggioranza dei casi a causa del cattivo  umore,  o  di una predisposizione negativa della moglie. Quando un uomo vede che sua moglie si  è innervosita, si  innervosisce a sua volta. Difficilmente, invece, è egli stesso  a innervosirsi per primo.

Se lasciato tranquillo, infatti, difficilmente un uomo provoca liti o  scontri con la sua donna. Litigi e conflitti, insomma, si determinerebbero nel corso del  matrimonio solo – o quasi – per colpa delle donne. Naturalmente  si parla di  situazioni generali,  tralasciando  le  specificità dei casi singoli e particolari,  o  le situazioni di conflitto  provocate da altri problemi  esterni. La ricerca della Rutgers University  of New Jersey è stata condotta rivolgendo diverse domande alle coppie di coniugi e focalizzandosi con particolare attenzione sulla loro vita privata.

Dal tenore e della frequenza delle risposte, in particolare se marito e moglie riuscissero a parlare tra di loro senza che il partner si infastidisse, se qualcosa li entusiasmasse l’uno dell’altra, come si sono sentiti a svolgere alcune specifiche attività come pulire la casa, guardare insieme la televisione oppure andare a fare la spesa, i ricercatori hanno dedotto che il  fondamento di  un matrimonio  sereno è la serenità della signora.

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ultimo aggiornamento: 17 Settembre 2014 12:49


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