Ancora una volta il divo italoamericano Leonardo DiCaprio, divenuto celebre con Titanic di James Cameron, torna a casa dalla cerimonia degli Oscar a mani vuote: a beffarlo Matthew McConaughey.

Qualcuno nella cornice dorata del Dolby Theather di Los Angeles, dove è andata in onda la cerimonia per l’assegnazione dei premi Oscar, gli Academy Awards 2014, domenica notte non ha sorriso.

Quel qualcuno è il divo italoamericano Leonardo DiCaprio. Ancora una volta l’attore, consacrato alla fama mondiale grazie alla sua interpretazione di Jack Dawson in Titanic nel 1997, l’Oscar, la più famosa statuetta del cinema, l’ha solo sfiorato.

Arrivato a Los Angeles super favorito, con la nomination per migliore attore protagonista in The Wolf of Wall Strett di Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio ha dovuto invece assistere al trionfo di Matthew McConaughey per la sua magistrale interpretazione di un cowboy affetto da Aids in Dallas Buyers Club.

Non è bastato per lui arrivare al galà degli Academy con in tasca la vittoria del Golden Globe. L’Oscar sarebbe stato meritatissimo: il film di Scorsese, che racconta la vita fatta di eccessi di uno speculatore di borsa, forse sequel ideale dei due Wall Strett di Oliver Stone con Micheal Douglas, aveva riscosso ovunque il favore sia del pubblico che della critica.  Parte di quel successo dovuto alla grande capacità di Leonardo DiCaprio di cucirsi addosso la maschera cinica e spietata del broker Jordan Belfort.

Cosa non è piaciuto ai giurati dell’Academy che per l’Oscar hanno preferito Matthew McConaughey? Forse la violenza, la scorrettezza e la volgarità del personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio, una sorta di “celebrazione” della spregiudicata figura del broker, tra cocaina, droga, sprechi, sesso violento, perversioni e un fiume di parolacce.

Per uno strano scherzo del destino, o scherzo da Oscar, all’inizio della pellicola diretta da Scorsese Leonardo DiCaprio e Matthew McConaughey, lui interpreta un vecchio speculatore che insegna al più giovane collega le malizie del mestiere, si affrontano in un dialogo che resterà d’antologia.

Matthew Mcconaughey
Matthew Mcconaughey

Ma ripercorriamo tutti gli Oscar sfumati dall’attore nell’ormai sua lunga carriera. La prima nomination arrivò nel 1994 con Buon compleanno Mr. Grape, dove Leonardo DiCaprio interpretò il fratello diversamente abile di Johnny Depp. Quell’anno l’Oscar per la migliore interpretazione maschile da non protagonista  lo vinse Tommy Lee Jones per Il fuggitivo.

La seconda sconfitta risale al 2005, anno in cui Leonardo DiCaprio recitò da protagonista indiscusso nel biopic The Aviator di Martin Scorsese, tutto incentrato sulla figura del famoso aviatore americano Howard Hughes. L’Academy, quell’anno, decise di premiare Jamie Foxx, protagonista di un altro biopic, Ray, dove interpretò altrettanto magistralmente la figura di Ray Charles.

L’ultima candidatura alla statuetta per Leonardo DiCaprio è quella del 2007, ottenuta per il ruolo da protagonista in Blood Diamond. Terza sconfitta, questa volta battuto dal collega Forest Whitaker per L’ultimo re di Scozia.

Andrea Formagnana.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2022 9:43


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