Kasia Smutniak nega di aver mai scritto una lettera via social network in onore della memoria di Pietro Taricone, suo ex compagno

Nel giorno in cui Pietro Taricone avrebbe dovuto compiere 40 anni, comparve su un profilo social di Kasia Smutniak una lettera dedicata al defunto ex compagno dell’attrice.

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Kasia Smutniak però, nega di aver mai osato fare una cosa del genere e anzi, ribadisce che lei non gestisce nessun profilo social e si tratta di un fake. La lettera recitava così:

“Oggi avresti compiuto 40 anni. Chiunque lo abbia conosciuto ha capito che era una persona speciale, era veramente unico. Lui era sempre molto riservato, sensibile e molto schietto. Io sono stata la più fortunata perché l’ho avuto per otto anni tutto per me. In questi otto anni abbiamo fatto di tutto, ci siamo detti tutto. Avevamo litigato, ci eravamo lasciati, poi siamo tornati insieme. È stato proprio il paracadutismo a farci ritrovare. Noi ci siamo ritrovati, eravamo felici. Non potevamo darci più di così. Io so che in quel momento lui era felice. Prima di saltare mi ha mandato un bacio, facendo la faccia buffa, hanno riso tutti. Poi si è lanciato. Non si è reso conto di niente, è morto col sorriso in faccia. Io ero accanto a lui. Se potessi scegliere un modo di morire, vorrei anch’io morire così: nel momento più felice della vita.”

Kasia Smutniak, tramite un’intervista al Corriere della Sera, nega di aver mai scritto quella lettera e annuncia che il profilo dove sono comparse quelle parole è stato sospeso.

“Non sono stata io, non lo avrei mai fatto. Purtroppo c’è un’altra faccia della medaglia dei social network. Continuo a dire che non ho Facebook, non ho Twitter e non ho Instagram, ma il problema dei ‘fake’ non è ancora risolto. Non avrei mai scritto una lettera del genere, non mi sarei mai permessa.”

Kasia Smutniak ha sempre fatto attenzione a non mettere la sua vita privata sotto i riflettori, parlando poco e rilasciando pochissime interviste, sia quando stava con Pietro Taricone, sia ora con il suo nuovo compagno Domenico Procacci.

“La mia vita è come quella di tutte le donne che lavorano. Mi alzo alle sette perché mia figlia va a scuola e vado a dormire presto. Ora c’è anche un altro che si sveglia di notte. L’unica differenza è che se io vado al supermercato mi fanno le foto, alle altre no. Non ci sono altre differenze. Il mondo del divismo è finito, grazie a Dio, però è cominciato un altro incubo in cui tu in qualche modo, in qualsiasi momento, puoi essere ‘taggato’, visto, ripreso in momenti privati e magari non ne avresti alcuna voglia. Tutto questo senza che nessuno te lo chieda. Speriamo passi pure questo.”

Dopo la tragica morte di Pietro Taricone, Kasia Smutniak decise di costruire una scuola in Nepal in inore del compagno scomparso. I lavori per la costruzione della scuola procedevano bene, ma il terremoto ha causato molti danni e vittime.

“Stiamo vivendo dei momenti difficili. Ringrazio Dio: tutti i nostri collaboratori e amici sono salvi e il nostro progetto non ha subito grossi danni. Siamo nella fase della conclusione del primo edificio scolastico e in questo momento stavamo scegliendo il corpo docente, che non è facile lì. È una scuola per circa 80 bambini, ma cominceremo con due classi, ed è una scuola che si trova nel Mustang, una piccola regione tra Tibet e Nepal. Dopo il terremoto, sarà difficile, la situazione sta degenerando. Mi sembra assurdo si parli più di Royal Baby che di una tragedia che ha fatto 5 mila morti. Vorrei sensibilizzare le persone affinché non dimentichino e aiutino la popolazione in Nepal. Con pochissimo si potrebbe fare assolutamente tanto. La scuola si chiama “Solar School” perché ci piaceva un nome allegro, se tutto va bene apriremo a maggio prossimo. È un progetto a lungo termine, è come se avessi un altro figlio, un lavoro in più. Tornerò in Nepal e non in vacanza, ma per cercare di aiutare le persone lì”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2015 15:35


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