L’ombretto mat si caratterizza per la mancanza di pigmenti che riflettono luce. Non è adatto su pelli spente, opache e grigie.

Il finish o effetto finale di un ombretto non è uguale per tutti!

Scegliere un ombretto che abbia un finish piuttosto che un altro è importante per la buona riuscita del make-up e questa scelta si fa in base alle caratteristiche degli occhi (come la loro forma) e del viso.

Ecco, dunque, che è importante distinguere i vari effetti finali dell’ombretto che può essere opaco, perlato, satinato e metallizzato.

L’ombretto più classico presente sul mercato è quello opaco (o mat), tuttavia, non si tratta dell’ombretto più semplice da indossare a causa delle sue peculiari caratteristiche.

L’ombretto mat si caratterizza per l’assenza totale di pigmenti che riflettono la luce, non dà alcuna brillantezza all’occhio, per questo è consigliato applicarlo quando non si vogliono mettere in evidenza palpebre segnate, poco toniche o per correggere la forma dell’occhio.

Allo stesso tempo, proprio per la sua principale caratteristica di mancanza di brillantezza, l’ombretto mat non è consigliato su pelli opache, spente o tendenti al grigio in quanto questo tipo di ombretto accentuerebbe l’effetto stanco del viso.

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ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2020 10:29


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