Anna Wintour è sempre più l’Imperatrice della Moda. A testimoniarlo le foto che la ritraggono insieme alla first lady Michelle Obama al taglio del nastro della sezione a lei dedicata del celebre museo di New York.

Anche il Metropolitan Museum di New York ha dovuto abbassare la testa davanti ad Anna Wintour, la direttrice di Vogue USA. Parliamo di quell’Anna Wintour che per i suoi modi spicci ma anche la sua bravura ha ispirato il film “Il diavolo veste Prada”. La giornalista che col numero di aprile della rivista ha venduto ben 500.000 copie sbattendo in copertina la coppia Kim Kardashian e Kaniye West suscitando non poche polemiche.

Per l’inaugurazione della nuova sezione del Metropolitan Museum, è venuta da Washington Michelle Obama. Il Centro Anna Wintour (Anna Wintour Costume Center), costato 40 milioni di dollari e tre anni di lavoro.

“Sono qui oggi a causa di Anna Wintour”, ha detto Michelle Obama a cui due volte Vogue ha dedicato la copertina definendola nel processo “La First Lady della Moda”. La moda “è un business e un’arte”, ha aggiunto la moglie del presidente a un pubblico di vip: da Sarah Jessica
Parker, a Diane Von Furstenberg, da Ralph Lauren, a Mary Kate and Ashley Olsen fino a Donatella Versace.

La storia della Wintour è segnata da sempre. Già a sedici anni intraprese la carriera di giornalista di moda. Quando Anna Wintour si presentò al colloquio di lavoro per essere assunta a Vogue, l’allora direttrice Grace Mirabella le chiese quale posto volesse ottenere all’interno della rivista, e la Wintour le rispose freddamente: “il suo”.

La Wintour ha uno stipendio annuo che supera i 2 000 000 di dollari, un autista personale e un budget annuale di 200 000 dollari riservato alle spese per l’abbigliamento.

Il suo braccio destro Andrè Leon Talley ha dichiarato che la Wintour non sopporta le persone sovrappeso e che ha concesso la copertina di Vogue alla celebre presentatrice americana Oprah Winfrey solo a condizione che perdesse almeno venti chili. A chi la accusa di scegliere modelle eccessivamente magre e di promuovere l’anoressia nervosa la Wintour risponde che in America è l’obesità ad essere una piaga sociale e non l’anoressia e che invece di soffermarsi troppo su quest’ultima bisognerebbe promuovere interventi contro i disturbi da sovra-alimentazione e a favore dello sport.

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È nota la tendenza della Wintour a privilegiare gli stilisti americani (l’unica stilista italiana inclusa nella sua lista dei “magnifici sette” del fashion system è Miuccia Prada), ma come ha dichiarato anche Franca Sozzani (direttrice di Vogue Italia), “ogni direttore di Vogue privilegia giustamente gli stilisti del proprio paese”.

Ad ogni settimana della moda in Italia la Wintour pretende e – talvolta – ottiene che i giorni di sfilate a Milano vengano ridotti da sette a cinque o tre per non dover rimanere troppo a lungo nel capoluogo lombardo.

Emanuela Bertolone.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2022 8:58


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